RetroMagazine World n° 49 – Novembre 2024

Sono da poco passate le 23:30. Domani dovrò svegliarmi presto per un impegno di lavoro già fissato da tempo. Sono già a letto, ma il sonno, dopo una giornata stressante passata davanti al PC, stenta a raggiungermi. Anzi, proprio non ne vuole sapere di prendermi. Alla fioca luce di una lampada, la stanza sembra assumere un colore ambra scuro. Con un gesto quasi automatico cerco sul comodino…

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Press Play Again n° 10 – Nov 2024

Games and utilities for C64 and C128

– Dama
– Flight 64
– Microsoft Multiplan
– Kato Shiki
– Le Prigioni di Davide
– Urania
– Principi di Basic
– Logo del Commodore 64
– Jumbo Flight Simulator

An exclusive partnership with DumpClub64

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Il gioco del Nim – Commodore 64 Basic V2

Il gioco del NIM é forse uno dei piú antichi giochi conosciuti. Si gioca con dodici bastoncini o dodici pietruzze. Noi lo giocheremo come gli antichi cinesi, con dodici monete poste su tre file. I giocatori tolgono da una sola riga per volta una o piú monete. Vince il giocatore che prende l’ultima moneta.

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RetroMagazine World #23 – Eng – October 2024

Retrogaming and retrocomputing in general have never been more alive. Some may even doubt this sentence, even though those who usually read our magazine are probably enthusiasts like us; still they may, nevertheless, disagree with me.
Indeed, I might add that the landscape is constantly renewing itself…

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Kathleen Booth, la First Lady dell’Assembly

Kathleen Hylda Valerie Britten (poi Booth) nacque il 9 Luglio 1922 a Stourbridge (Worcestershire, U.K.). Conseguì la laurea in Matematica presso l’Università di Londra nel 1944 e il dottorato in matematica applicata nel 1950 presso la stessa istituzione. Dopo l’università, dal 1944 al 1946 divenne Junior Scientific Officer presso il Royal Aircraft Establishment di Farnborough, un istituto di ricerca britannico. Nel 1946 iniziò a lavorare come assistente di ricerca presso il Birkbeck College (dove in seguito divenne docente e Research Fellow) e Reaserch Scientist presso la British Rubber Producer’s Research Association (BRPRA). Durante il periodo trascorso alla BRPRA conobbe e poi sposò, nel 1950, Andrew Donald Booth, ed ebbe due figli.

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Commodore 64

Nel 1981 inizia lo sviluppo di un nuovo sistema pensato esclusivamente per il gioco che, dopo alterne vicende, viene riconvertito in un computer vero e proprio. Questo computer viene messo in commercio per sostituire il suo affermato predecessore: non solo fa meglio, diviene esso stesso un best-seller registrando numeri sensazionali e divenendo il computer che ha venduto come nessun altro. Stiamo parlando del Commodore 64, confidenzialmente noto come C64.

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Un remake di console retrò per i ragazzi degli anni ’80

Il nuovo 7800+ ha ciò che serve per entrare nel ring delle migliori console retrò ? Forse sì, ma rivaleggia con il suo stesso “fratello minore” uscito lo scorso anno, il 2600+. Entrambi sono praticamente lo stesso dispositivo, che offre un modo per giocare a cartucce originali e nuove utilizzando emulatori integrati. Certo, il 7800+ indossa una “canottiera” diversa con vibrazioni sexy anni ’80, qualcosa con cui i giocatori cresciuti in quel decennio apprezzeranno molto.

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Un viaggio tattile negli anni ’80

La prima volta che ho giocato su uno ZX Spectrum era il 1989 a casa di un mio caro amico (ciao Filo!). Ci si trovava tutti a casa sua e ci portavano dietro i propri home computer o console del momento (con zaini pieni di cavi, registratori, cassette, cartucce e joystick). Passavamo ore ed ore giocando, digitando programmi Basic non sempre funzionanti e … litigando! Si si discuteva per decidere chi aveva il “computer” migliore. Nonostante i colori del C64 o di altre macchine, lo ZX mi affascinava. I giochi Speccy sembravano assolutamente unici grazie al modo idiosincratico della macchina di limitare le mappe sprite 8×8 a due colori, il che significava che gli oggetti in movimento sullo schermo erano solitamente raccolte di patchwork di pixel colorati, il che portava a un effetto noto come Color Clash. In qualche modo, era sia brutto che bello, e lo è ancora.

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