A500 MINI – La mia macchina del tempo in miniatura

RetroMagazine nr. 39 – Anno: 2022 – Autore: Beppe Rinella

Ben ritrovati fratelli e sorelle che come me vi fate travolgere dall’emozione alla sola vista del Workbench. A500 Mini, realizzata e distribuita da Retro Games, è ormai tra noi da qualche mese, dal 1 Aprile per l’esattezza. Fino ad ora non se n’è parlato su queste pagine la qual cosa, ne converrete, è piuttosto strana. Insomma, dove se non qui? Non voglio tediarvi sui mille motivi per cui davvero non è stato possibile scriverne prima ma anche se in ritardo scandaloso, eccoci qua.
In realtà una recensione del cucciolo di Amiga era stata preparata ma mai pubblicata, mi sono però chiesto: ha senso pubblicare adesso una recensione di A500 Mini, a cinque mesi dall’uscita, dopo che di recensioni ne sono state fatte a centinaia, scritte e video, italiane e non. Per non parlare poi di tutti i video di unboxing (pratica a cui, lo confesso, ancora non riesco a trovare un senso)? La mia risposta è no, ho quindi deciso di scrivere la mia esperienza insieme a questo piccolo concentrato di pura gioia, esperienza lunga appunto oltre quattro mesi mentre scrivo. Mesi di ritardo che sono un’era geologica in ambito videoludico e non solo, ma fanno sì che l’esperienza risulti essere decisamente più interessante! Abbiamo sì perso l’attimo per poter dire la nostra un minuto dopo l’uscita di A500, possiamo però raccontarne dopo ore spese con questa piccola macchina e ragionare su quanto le critiche lette qua e là fossero giustificate.

Una piccola confessione, prima di iniziare con il mio racconto, credo sia doverosa, anche solo per motivare un entusiasmo da parte del sottoscritto che talvolta potrà apparire eccessivo: possiedo altre mini console, ciò che da mio punto di vista rende le altre totalmente diverse da A500 è che non le ho mai avute in gioventù, con Amiga invece ci sono cresciuto e molto felicemente. Ciò che dirò da qui in poi è frutto della mia personalissima esperienza passata e presente, come sempre vi invito da subito a scriverci la vostra!

Parto dalla fine: ero molto contento una volta appresa la notizia dell’uscita di A500 Mini, ero molto contento il giorno in cui l’ho ricevuta al day one, ero molto contento dopo averla potuta maneggiare e provare. Dopo questi primi mesi tale contentezza non è passata neanche un po’, anzi.

Innanzitutto l’estetica che, parlando di mini console, ricopre un ruolo fondamentale. Insomma, se l’aspetto non venisse riprodotto alla perfezione, seppure in versione “mini”, nessuno le prenderebbe neanche in considerazione per l’acquisto. A500 Mini è esteticamente perfetta. La tastiera non è funzionante, lo sappiamo, ma riprodotta alla perfezione in ogni minimo particolare. Lo stesso si può dire per il mouse, lievemente ridotto nelle dimensioni rispetto all’originale e con sensore ottico al posto della “boccia”. Unico neo, l’assenza di loghi originali per questioni di copyright, quindi niente “Commodore” o “Amiga” in bassorilievo, non trattandosi di un prodotto ufficiale Commodore non poteva essere altrimenti.
Personalmente l’estetica di A500 risulta essere ancora più importante rispetto alle altre console in formato ridotto. Basta un rapido sguardo a quella macchinetta e mi ritrovo catapultato in uno dei tanti sudati pomeriggi estivi passati con amici sfidandoci a Lotus 2. O nel bel mezzo di infiniti scontri contro mio fratello a Speedball 2 dove regolarmente le prendevo, quasi quanto nella vita reale. In un attimo rivivo ancora quella grande soddisfazione mista a orgoglio provati dopo aver portato il Palermo dalla serie B alla vittoria della Champions League a SWOS. Sento l’autentica gioia provata, non senza una punta di commozione, dopo la prima partita a Shadow Fighter, finalmente un beat’em up come si doveva!

Tutto ciò è reso possibile dall’assoluta accuratezza riposta nella realizzazione di A500. E arriviamo a ciò che da molti è considerato quasi blasfemo, cioè le dimensioni ridotte della console e, di conseguenza, la tastiera non funzionante.
Sono un amante dei videogiochi, retro e non solo, ma anche di altro (action figures, fumetti, fotografia, libri…) e come ogni appassionato/collezionista sa, il problema più grande da affrontare, subito dopo quello economico, è lo spazio.
Purtroppo non ho la possibilità di avere una “stanza dei giochi” e del poco spazio che ho a disposizione sto già usando ogni millimetro quadrato. Se A500 non fosse “mini” avrei potuto sì acquistarla ma sarebbe stata riposta nella scatola un attimo dopo averla provata, probabilmente senza uscirne mai o molto raramente. Se conoscete le dimensioni della tastiera di una Amiga 500 Plus (cioè quella riprodotta da A500), sapete che trovare uno spazio che la possa ospitare non è affatto banale. Con una riproduzione fedele, o anche con una Amiga 500+ originale (come quella che ho avuto e chissà dov’è ora), avrei dovuto ogni volta collegare il tutto, giocare, smontare e mettere via. Tutto ciò, nel mio caso, avrebbe comportato il totale inutilizzo del mio nuovo acquisto, considerando la scarsità del terzo fattore fondamentale che spesso agli appassionati manca, cioè il tempo.

Le dimensioni minime di A500 Mini invece permettono a me, e a chi come me dispone di poco spazio e tempo, di poterla tenere lì a fianco alla tv, sempre collegata e pronta per una partita “al volo”, cosa che avviene, a differenza di altre console in mio possesso per cui però davvero non trovo neanche un buco. Per chiudere il discorso dimensioni dunque, quelle ridotte di A500 Mini sono per me assolutamente un punto a favore.

Si diceva prima dell’estetica e di quanto sia importante, soprattutto per le mini console che tanto vanno di moda da qualche anno a questa parte. Non riguarda però solo la console in sé ma anche (forse soprattutto) i controller e il feeling che restituiscono. A differenza dei case, i joypad sono sempre riprodotti nelle loro dimensioni autentiche, così che giocando si possano rivivere le stesse sensazioni di un tempo anche a livello tattile ed ergonomico. Se dovessi valutare con un punteggio questo aspetto di A500, sarebbe un “senza voto” dovuto però alla mia personalissima esperienza. Partendo dal mouse, pur non essendo le dimensioni in scala 1:1 (se non erro le dimensioni sono circa il 75% dell’originale) e pur avendo il sensore ottico, maneggiando la riproduzione dello storico “tank” la sensazione è assolutamente positiva e piuttosto fedele all’originale. Per quanto riguarda il joypad invece, prima d’ora non avevo mai avuto tra le mani il pad di quel floppone del CD32. In gioventù ho avuto decine di joystick, non joypad, e sapete bene che non ne esisteva uno ufficiale Commodore. L’unico joypad ufficiale per Amiga fu quello del CD32 ed è il pad che trovate incluso nella confezione di A500.Nel valutare questo aspetto dunque, manca per me tutta quella parte di sentimento mista a ricordi, rimane però un ottimo controller, realizzato bene e comodo, ma niente che riporti la mia mente ai giorni che furono. Non è un difetto e neanche una critica, semplicemente data la mia esperienza è inevitabile che sia così.
Rimanendo in tema comandi, su A500 sono configurabili per ogni gioco. Ora, sappiamo bene che i giochi su Amiga prevedevano il singolo tasto, almeno nel 99% dei casi, ma ci sono alcune eccezioni. Così al volo mi viene in mente Turrican 2, che prevedeva anche l’uso della barra spaziatrice. Nella mia personale esperienza, non proprio una grande comodità, considerando la mia postazione di gioco di allora (definirla postazione è un grande eufemismo) che non rendeva granchè comodo l’accesso alla tastiera, soprattutto nelle fasi più concitate di gioco. E’ possibile assegnare un tasto alla pausa e altro ancora, come ad esempio l’assegnazione di un tasto per il salto per platform e simili, il che per il sottoscritto si è rivelato fondamentale, infatti ho scoperto di non essere più abituato a saltare muovendo il pad in alto e che poter mettere in pausa più comodamente è fondamentale con una bambina piccola che scorrazza in giro.

Ma veniamo ai giochi, l’aspetto fondamentale per chi, come me, ha usato la sua magnifica Amiga con questo unico scopo. La selezione dei giochi inclusa dai ragazzi di Retro Games non è male ma neanche la migliore possibile, è media direi. Si passa da alcuni autentici capolavori, come Speedball 2, Kick Off 2, Another World e Stunt Car Racer. Passando poi a titoli trascurabili o mediocri come Titus the Fox, Qwak, Zool (questa farà arrabbiare qualcuno!). Su questo aspetto bisogna però fare alcune precisazioni. La prima è che la scelta dei giochi inclusi è figlia del compromesso, in alcuni casi ottenerne le licenze non è stato possibile, in altri avrebbero avuto costi proibitivi, aspetto che avrebbe inciso ancora di più sul prezzo già piuttosto alto.
Ma tutte le considerazioni sulla scelta dei titoli inclusi all’interno di A500 Mini vengono spazzate via direttamente dei ragazzi di Retro Games, che così come con C64 Mini e non, hanno lasciato gli utenti liberi di poter caricare qualunque titolo in loro possesso tramite una semplice chiavetta USB. Giusto il tempo di scaricare tutto il necessario e la mia A500 Mini ha potuto ospitare qualunque titolo sia mai apparso su Amiga, compresi homebrew e titoli recenti. Alla prima accensione della mia A500 Mini avevo già su chiavetta l’intera softeca Amiga a disposizione, davvero niente male, no?

La scelta dei produttori di lasciare la console “aperta” costituisce, a mio parere, il più grande pregio di questa meravigliosa macchinetta. La comunità di modder, sviluppatori e smanettoni di ogni tipo, ha iniziato a divertirsi fin da subito e non poco con A500 Mini, basta farsi un rapido giro in rete per trovare davvero di tutto. Oltre ad essere fantastico e decisamente comodo, evidenzia ancora una volta quanto la comunità di appassionati Amiga scoppi di salute, cosa che davvero scalda il cuore.
Credo si possa dedurre facilmente da ciò che ho fin qui scritto, la mia esperienza con A500 Mini è assolutamente positiva e non c’è stato un secondo in cui mi sia pentito dell’acquisto.Si tratta di un prodotto a cui non riesco a trovare difetti. Già sento la folla urlante…ho letto qualunque critica possibile e immaginabile sulla piccola riproduzione della nostra amata Amiga. Dalla tastiera non funzionante alla selezione dei giochi, dal costo ritenuto eccessivo a “con un Raspberry spendo meno e fa le stesse cose” a “serve per spillare soldi ai nostalgici”.
Ed è tutto vero. Il punto è che basta sapere cosa si ha davanti e se il prodotto soddisfa le nostre esigenze. Vale un po’ per tutto se ci pensate, è un po’ come se una persona dicesse che “Il Padrino” è un film pessimo perchè non fa ridere. Beh se volevi ridere hai sbagliato scelta, non è sbagliato il film.
A500 Mini è una mini console, non un computer, una macchina pensata per farci rivivere la meraviglia provata insieme ai titoli Amiga in giovane età. E’ pronta all’uso, niente smanettamenti con emulatori o altro, attacchi alimentazione e cavo HDMI alla tv ed è fatta, lo spazio che richiede è minimo ed è una delizia da vedere.
Un piccolo gioiello che qualche brivido, in memoria della gioventù da tempo andata (quella anagrafica almeno), me lo fa provare e scusate se è poco.
Quel piccolo case beige a fianco alla TV non è solo una macchina per giocare, è un piccolo portale temporale, basta guardarla anche solo un attimo per rivivere le intense emozioni che Amiga mi ha regalato. In una frazione di secondo sono ancora nella mia cameretta, con il joystick in mano e il sorriso stampato in volto, sorriso che mi accorgo di avere anche una volta tornato “di qua” e che subito rivolgo alla mia piccola bambina e all’altra figlia che bambina non lo è più, augurandomi che anche loro possano conservare momenti di pura felicità come ho potuto fare io insieme alla mia Amiga.
Adesso scusate ma devo andare, c’è una super rana con mantello che mi aspetta.
Un saluto e voi tutti, fate i/le bravi/e e AMIGA FOREVER!

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