PlayCable – Mattel Intellivision

RetroMagazine nr. 44 – Anno: 2023 – Autore: Francesco Fiorentini

Ne aveva giá accennato Leonardo Miliani nel suo articolo dedicato al Mattel Intellivision sul numero 37 (se non lo avete ancora letto, andate a recuperarlo), ma l’argomento é decisamente intrigante ed ho pensato che meritasse un approfondimento.
Per chi non avesse idea di cosa stiamo parlando, PlayCable era un servizio progettato da Mattel e General Instruments nel 1980 che permetteva agli operatori dei sistemi televisivi via cavo, di inviare i giochi per l’Intellivision insieme ai normali segnali televisivi. Questo servizio, ufficialmente lanciato nel 1981, rimase attivo solo fino al 1983.

Come funzionava – lato utente
Il componente principale del PlayCable era un adattatore (vedi Fig. 1) che si inseriva nella porta della cartuccia dell’Intellivision. L’adattatore era composto da diversi componenti, tra i quali un ricevitore di segnale via cavo, un demodulatore di segnale in Radio Frequenza, un modulo DRAM da 16K ed il PlayCable ASIC che era il vero e proprio cuore del sistema.
Una volta che la cartuccia PlayCable veniva inserita, all’accensione del sistema l’Intellivision si collegava al provider del servizio via cavo e riceveva i dati relativi al menú contenente i giochi da poter scaricare, suddiviso in schermate di 4 giochi per volta.
Il menú si componeva di circa 15 giochi (diventeranno 20 ad Ottobre 1982) che venivano scelti da un parco titoli piú ampio e ruotati all’inizio di ogni mese.
Una volta selezionato il gioco da scaricare, l’adattatore sintonizzava il ricevitore sul canale che trasmetteva il titolo scelto e attendeva l’inizio del flusso di dati del gioco. I dati ricevuti venivano trasferiti nella RAM ed alla fine del trasferimento il gioco veniva eseguito automaticamente.
A seconda della dimensione del gioco, il download poteva durare dai 10 ai 20 secondi.
Provate a mettervi nei panni di un ragazzo americano che, negli anni ’80 che aveva la possibilitá di giocare a quasi tutto il parco giochi della sua console con solo una spesa di 12 dollari al mese… Pura fantascienza!

La schermata di selezione dei giochi (sx) – Il gioco Sub Hunt avviato… (dx)

Come funzionava – lato provider
Il servizio veniva erogato da un computer PDP-11 dotato di schede di canali dati personalizzate. Questi canali di trasmissione, simili a stazioni radio FM, contenevano uno o piú programmi e venivano trasmessi all’interno del segnale via cavo.
La particolaritá delle schede era che potevano operare in modo indipendente tramite le proprie RAM e CPU per e che potevano trasmettere i dati su due canali.
Il sistema era stato costruito in maniera che ogni provider potesse inviare un proprio flusso di dati e quindi personalizzare l’offerta.

Compatibilitá
Un gioco, per essere compatibile con il servizio PlayCable, doveva avere dimensioni pari o inferiori a 8K, utilizzare una mappa di memoria standard da $5000 a $6FFF e funzionare senza ausilio di modifiche (e.g. Intellivoice).
Dei 61 giochi per Intellivision rilasciati da Mattel, solo 13 sono incompatibili con il PlayCable, eppure, proprio questi saranno alla base del fallimento del servizio…

I giochi incompatibili:
B-17 Bomber – 12k/Intellivoice
Bomb Squad – 12k/Intellivoice
Space Spartans – Intellivoice
USCF Chess – RAM at $D000
Bump ‘n’ Jump – 16k
Masters of the Universe: The Power of He-Man – 16K
Melody Blaster – 12K
Mind Strike – 12K
Mr. Basic Meets Bits ‘N Bytes – 12K
Pinball – 12K
The Jetsons’ Ways With Words – 12K
Tron: Solar Sailer – 12k/Intellivoice
Vectron – 12k
World Series Major League Baseball – 24K/Intellivoice

Le ragioni del fallimento
A prima vista sembra un sistema fantastico, il sogno di ogni adolescente; poter giocare ad un elevato numero di giochi ad un costo tutto sommato contenuto…
Quindi, come mai il servizio venne terminato, dopo soli 2 anni, nel 1983? L’adattatore non possedeva memoria sufficiente a contenere i giochi piú moderni e di conseguenza piú ricercati, che richiedevano 12K o 16K di memoria.
I provider preferirono destinare i canali via cavo ai programmi televisi, con un ben piú ampio bacino di utenza, piuttosto che al costoso e limitato servizio PlayCable.
Dulcis in fundo, il servizio PlayCable si riveló un potenziale sistema di sviluppo per Intellivision e questo ovviamente non piacque al management Mattel che lo percepí come una potenziale minaccia della concorrenza.
Per queste ragioni il servizio fu dismesso nel 1983, lasciando a molti ragazzi l’amaro in bocca per quello che stavano perdendo.
Peccato, perché il sistema PlayCable era decisamente all’avanguardia tanto che, solo negli ultimi anni abbiamo realizzato quanto lo fosse veramente.

Link utili per approfondire l’argomento:

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