Editoriale di Marco Pistorio
Ha un senso, oggi, parlare di retrocomputing e di “retrogames”? Beh, dal momento che trattiamo tali argomenti e ci leggete ormai in tanti, direi proprio di sì. Da cosa nasce questo desiderio di riscoprire queste tematiche? Probabilmente i motivi sono tanti. Innanzitutto, per molti di noi che abbiamo compiuto i primi passi nel mondo dell’informatica con queste macchine, direi che è un modo per rinfrescarsi la memoria, riprovare quelle emozioni degli anni della nostra infanzia ed adolescenza e quindi, contestualmente, un modo persentirsi giovani, almeno nel nostro intimo. Qualcuno la chiamala “sindrome di Peter Pan”. Ma probabilmente non è questo l’unico aspetto della questione da tenere inconsiderazione.
Sommario
- Editoriale: – Quando il futuro era ad 8 bit. . .
- ARTICOLI
- Mame, Raspberry Pi e Jamma
- Il GEOS del Commodore 64
- Programmazione Atari 2600: L’hardware
- Generare toni DTMF con il SID del C 64
- Max Machine e la cartuccia Multi MAX
- Console 8 bi t + Guest: Mattel Intellivision
- GIOCHI
- AD&DC loudy Mountain (Intellivision)
- Raiders of The Lost Ark (Atari 2600)
- Yie Ar Kung Fu (MSX)
- Alley Cat (Atari 8 bit)
- Intervista ad ANTONIO SAVONA
- Eventi: Firenze Vintage Bit 2017
- La Posta di RetroMagazine!
- Ringraziamenti ed una anticipazione