L’Olivetti M20 è stato un computer molto particolare, sviluppato in un’epoca in cui non era ancora scontato che i processori Intel e MS-DOS avrebbero avuto un ruolo predominante negli anni a venire. In definitiva, l’M20 non avrebbe avuto successori diretti e non avrebbe finito per creare un ecosistema abbastanza esteso da sopravvivere per più di qualche anno sul mercato dei personal computer.
Categoria: Hardware
Un remake di console retrò per i ragazzi degli anni ’80
Il nuovo 7800+ ha ciò che serve per entrare nel ring delle migliori console retrò ? Forse sì, ma rivaleggia con il suo stesso “fratello minore” uscito lo scorso anno, il 2600+. Entrambi sono praticamente lo stesso dispositivo, che offre un modo per giocare a cartucce originali e nuove utilizzando emulatori integrati. Certo, il 7800+ indossa una “canottiera” diversa con vibrazioni sexy anni ’80, qualcosa con cui i giocatori cresciuti in quel decennio apprezzeranno molto.
Un viaggio tattile negli anni ’80
La prima volta che ho giocato su uno ZX Spectrum era il 1989 a casa di un mio caro amico (ciao Filo!). Ci si trovava tutti a casa sua e ci portavano dietro i propri home computer o console del momento (con zaini pieni di cavi, registratori, cassette, cartucce e joystick). Passavamo ore ed ore giocando, digitando programmi Basic non sempre funzionanti e … litigando! Si si discuteva per decidere chi aveva il “computer” migliore. Nonostante i colori del C64 o di altre macchine, lo ZX mi affascinava. I giochi Speccy sembravano assolutamente unici grazie al modo idiosincratico della macchina di limitare le mappe sprite 8×8 a due colori, il che significava che gli oggetti in movimento sullo schermo erano solitamente raccolte di patchwork di pixel colorati, il che portava a un effetto noto come Color Clash. In qualche modo, era sia brutto che bello, e lo è ancora.
Commodore 64
Nel 1981 inizia lo sviluppo di un nuovo sistema pensato esclusivamente per il gioco che, dopo alterne vicende, viene riconvertito in un computer vero e proprio. Questo computer viene messo in commercio per sostituire il suo affermato predecessore: non solo fa meglio, diviene esso stesso un best-seller registrando numeri sensazionali e divenendo il computer che ha venduto come nessun altro. Stiamo parlando del Commodore 64, confidenzialmente noto come C64.
Beige è Bello!
Dopo un’ondata di micro-console che include NES, SNES, Megadrive, PC Engine e il ritorno di micro-home computer come C64 e Amiga, ora mettiamo mano su quello che deve essere l’esperimento più interessante fino ad ora: l’Atari 400 Mini.
Atari VCS/2600
…neanche i ragazzi del 1977 sarebbero stati capaci di non chiedere di farsi regalare quella nuova console da poco messa in commercio nientepopodimeno che dall’allora re dei videogiochi arcade, Atari. Sì, stiamo parlando dell’Atari VCS, che negli anni a seguire sarebbe divenuta famosa come 2600: una console capace di essere venduta in circa 30 milioni di esemplari e di essere rimasta in commercio per circa 15 anni. È vero, abbiamo già parlato della console nel n. 2 della nostra rivista ma questa volta vogliamo farlo un po’ più approfonditamente, analizzando con dovizia di particolari la storia di questa illustre retro-antenata.
Grundy New Brain, il Sinclair rinnegato
Nel 1975, la Sinclair Radionics (azienda fondata da Clive Sinclair nel 1961) aveva problemi finanziari. Per risolverli, nel 1976 Clive Sinclair si avvalse dei capitali pubblici del NEB (National Enterprise Board) in cambio di un controllo parziale sulla Sinclair Radionics. Nel 1978, il NEB accettò di finanziare lo sviluppo di un personal computer (anche se nello stesso anno stava finanziando la Inmos per sviluppare una nuova archittetura di microprocessore chiamata Transputer). L’anno precedente, macchine come l’Apple II e il Commodore PET avevano avuto un grande successo e si riponeva grande fiducia in Clive Sinclair per promuovere la rivoluzione dei micro nel Regno Unito (in considerazione della sua volontà di produrre dispositivi tecnologici per la gente comune).
Vectrex
La console che ci apprestiamo ad incontrare nel corso di questo articolo è un po’ diversa da tutte le altre macchine da gioco mai apparse sul mercato: la Vectrex, come si può intuire dal suo nome, è una console che opera con grafica vettoriale e si può anche dire che sia l’unica console di questo tipo mai apparsa sul mercato.
PlayCable – Mattel Intellivision
PlayCable era un servizio progettato da Mattel e General Instruments nel 1980 che permetteva agli operatori dei sistemi televisivi via cavo, di inviare i giochi per l’Intellivision insieme ai normali segnali televisivi. Questo servizio, ufficialmente lanciato nel 1981, rimase attivo solo fino al 1983.