RetroMagazine nr. 30 – Anno: 2021 – Autore: Roberto “Il Bardo” Pirazzini
Anno | 1989 |
Editore/Sviluppatore | Hal Laboratory/Nintendo |
Genere | Gioco di Ruolo |
Piattaforma | Super Nintendo |
Sito Web |
Shigesato Itoi è un genio! Un genio di game design. Earthbound è pieno della sua genialità.
Nel 1989 si inventa la storia di un rapimento alieno (che dice accaduto realmente ai suoi nonni!) con protagonisti un extraterrestre di nome Giygas e di una coppia di sposi, George e Maria.
La coppia viene rapita dagli Starman e portati sulla navicella di Giygas che intende solo conoscerli.
Tra mille storie incredibile si scopre che Maria è per l’alieno come una madre, George ruba i poteri degli Starman e li rilascia sulla Terra.
Questo è quello che conosciamo dal primo della saga Earthbound (chiamato in Giappone Mother).
Anni dopo questo rapimento, un meteorite cade sulla terra nella città di Onett in Eagleland (parodia assurda degli States), vicino alla casa del giovane Ness.
Incuriosito il ragazzo va a scoprire il meteorite e fa conoscenza con Buzz Buzz, una piccola ape che dice di venire dal futuro e che incorona Ness, insieme ad altre tre amici, come i prescelti per salvare il mondo da Giygas, tornato per avere la sua vendetta.
Per farlo dovranno trovare gli otto santuari sparsi per il mondo ed imparare le melodie che gli daranno la possibilità di affrontare gli alieni.
Cos’è precisamente questo Earthbound? In realtà è un gioco di ruolo alla giapponese quasi identico a qualsiasi Dragon Quest in epoca Snes. Struttere di gioco simili, con esplorazioni attraverso un mondo vastissimo, con combattimenti a turni, crescita dei livelli; il tutto molto classico, mah…
C’è un mah gigantesco che ha elevato il gioco tra i più amati in assoluti su piattaforme Nintendo, il concentrato di ironia incredibile, le scene comiche e le situazioni varie e assurde che tengono il giocatore incollato al proprio pad per vedere cosa accade nel decorso della storia.
Il sistema di combattimento è bello e micidiale: mentre si esplorano le varie ambientazioni ci si imbatte in nemici che sono visibili sullo schermo, toccandone uno il combattimento inizia, se il nemico è girato di spalle si avrà un vantaggio per attaccare durante il turno indipendentemente dalla statistica velocità del personaggio, oltre ad avere anche il 100% di possibilità di fuga.
Se invece si verrà colti di sorpresa non si potrà scappare e si dovrà subire un attacco durante il turno iniziale. Una volta ingaggiato il nemico si visualizzerà in prima persona la schermata di battaglia, costituita da una finestra di dialogo in alto, l’immagine animata del nemico al centro e in basso le statistiche all’interno di un ODOMETRO. La particolarità di questo odometro è che gira sempre quando si subisce un attacco.
Il gioco appartiene alla serie di giochi arrivati tardi, verso la fine vita del Super Nintendo. Infatti solo grazie all’arrivo recente del Super Nintendo Mini possiamo godere della versione in inglese del gioco.
Un gioco invecchiato davvero benissimo, attuale e divertente che vi trascinerà nella storia. Se amate le assurdità alla Toriyama e le storie “folli” alla giapponese lo amerete.
Ha anche una colonna sonora davvero impressionante che è la ciliegina sulla torta di un prodotto perfetto nel suo genere. Al vertice dei gdr su Snes assieme a Zelda, Chrono Trigger e Secret of Mana.
Vastissimo e divertentissimo!
Da provare, parola di Bardo.
Giocabilità 95%
Un sistema di gestione del personaggio perfetto, combattimenti ben bilanciati che assieme ad un apprendimento immediato delle dinamiche lo mettono nel monte Olimpo dei giochi di ruolo per Snes.
Longevità 90%
Amerete la sua vastità e le sue numerose storie assurde.