RetroMagazine nr. 44 – Anno: 2023 – Autore: Carlo Nithaiah Del Mar Pirazzini
Anno | 2020 |
Editore/Sviluppatore | M2 |
Genere | Shoot em up |
Piattaforma | Game Gear |
Sito Web |
GG Aleste 3 (sottotitolato Last Messiah) è un nuovissimo sparatutto della serie Aleste sviluppato nel 2020 come bonus per la Aleste Collection su Ps4 e Switch.
M2 ha riportato alcuni membri dello staff chiave di altri sparatutto degli anni ’90, tra cui il programmatore Takashi Yamashita (Super Star Soldier, Nexzr) , il direttore grafico Kazuyuki Nakashima (l’originale GG Aleste , Spriggan , Blazing Lazers) e il grafico Shinsuke Yamakawa (Battle Garegga). Il compositore Manabu Namiki, esperto di colonne sonore in stile retrò, non solo ha fornito la musica, ma ha anche agito come regista e game designer del gioco.
La storia si concentra sul pilota Luna Waizen, che deve combattere contro i cyber terroristi che hanno dirottato i satelliti della Terra. Il gioco funziona più o meno come i precedenti giochi GG Aleste di vent’anni prima, offrendo un’arma principale (potenziata dai chip P) e una delle sei armi secondarie, ciascuna potenziata individualmente. Le bombe di GG Aleste 2 sono sparite, sostituite invece da uno scudo che assorbirà un singolo colpo e si attiva quando si raccolgono 20 gettoni P. Non è esattamente un sistema entusiasmante ma è abbastanza utile.
L’aspetto più impressionante di GG Aleste 3 è che non è solo sviluppato nello stile dei giochi Sega a 8 bit, ma è in realtà programmato per le specifiche hardware del Game Gear.
Ci sono molti piccoli tocchi ed effetti visivi impressionanti, come il modo in cui gli uccelli volano sotto la tua nave all’inizio del secondo stadio, o il missile che ruota sotto di te nel quinto stadio. I combattimenti contro i boss sono altrettanto impressionanti: il secondo livello è una colonia satellite (simile al primo GG Aleste), che viene improvvisamente fatto a pezzi da un gigantesco robot dotato di due enormi lame. Il boss del terzo livello è un enorme granchio, che soffia le nostre bolle che non uccidono, ma rallentano temporaneamente i movimenti, mentre il quarto livello è un sottomarino a forma di manta che spara missili mirati.
L’area finale ha incrociatori con un’elegante colorazione nero corvino e luminosi cristalli di rubino: davvero bellissima.
Il gioco rallenta parecchio, ma sembra progettato per tenerne conto, poiché aiuta ad intrecciare alcuni schemi di proiettili.
La colonna sonora è bella impattante e arrangia il tema della serie in modo egregio.
L’unico potenziale problema con GG Aleste 3 è esistenziale: perché il Game Gear? Il sistema ha una risoluzione abbastanza piccola (160×144), il che significa che il campo di gioco è più ingrandito e leggermente più quadrato di quello che si troverebbe sul Master System (256×192) o Genesis (320×224). Come con i precedenti giochi di GG Aleste, gli sprite sono dimensionati in modo appropriato, quindi non sembra mai troppo angusto, ma è una scelta strana, soprattutto considerando che i giorni di gloria della serie Aleste sono generalmente considerati il top nell’era dei 16 bit. Forse M2 voleva qualcosa da usare nella console Game Gear Micro di Sega: tutti e tre i GG Aleste sono inclusi nella mini console portatile – o forse il Giappone ha semplicemente più nostalgia per l’aspetto grafico del Game Gear rispetto all’SMS/Mark III.
In definitiva, GG Aleste 3 è comunque un eccezionale sparatutto a 8 bit che beneficia di un team di sviluppo esperto, sia in termini di programmazione che di design.
Giocabilità 85%
Nonostante la micro risoluzione è un titolo ben sviluppato e molto godibile grazie ad un level design ben sviluppato. Comandi perfetti.
Longevità 80%
Non troppi livelli ma abbastanza impegnativi.