RetroMagazine World n° 35 – Febbraio 2022

Hanno collaborato alla stesura di questo numero di RetroMagazine World (in ordine sparso):

  • Alberto Apostolo
  • Dr. Andrea Q.
  • Carlo N. Del Mar Pirazzini
  • Daniele Brahimi
  • Mic the Biker Novarina
  • Francesco Fiorentini
  • David La Monaca
  • Leonardo Miliani
  • Barbara “Morgana” Murgida
  • Takahiro Yoshioka
  • Roberto Del Mar Pirazzini
  • Ingrid Poggiali
  • Gianluca Girelli
  • Giampaolo Moraschi
  • Querino Ialongo
  • Giorgio Balestrieri
  • Felice Nardella
  • Franco Bressan
  • Immagine di copertina: Giuseppe Mangini
  • Layout di copertina: Carlo N. Del Mar Pirazzini

Editoriale di David La MonacaLa fame aguzza l’ingegno

RetroMagazine World, ad ogni uscita nelle due versioni, in italiano e in inglese, registra ormai un sempre crescente numero di lettori e suscita un costante interesse per gli argomenti trattati. La nostra scelta di evitare la distribuzione di copie stampate, oltre a tenerci lontano da una serie di problemi derivanti dalla gestione degli abbonamenti e delle spedizioni, porta alcuni vantaggi, non ultimo quello di continuare a garantire la completa gratuità della nostra iniziativa editoriale, e ci permette di arrivare ovunque nel mondo con un semplice URL. Il numero di download dei nuovi numeri così come di quelli precedenti testimonia la bontà della decisione finora adottata. Peraltro la licenza Common Creative della rivista non vieta di stampare copie cartacee e, in effetti, siamo a conoscenza del fatto che molte associazioni e gruppi organizzati di retrocomputing producono copie rilegate della rivista e la mettono a disposizione a tutti i membri dei loro club.
Un’altra differenza di RMW rispetto alle “classiche” riviste dei favolosi anni 80 e 90 è la mancanza di una rubrica permanente dedicata alla Posta dei Lettori. Una delle ragioni più importanti per cui esiste RMW è la preservazione della conoscenza e della memoria di tutti i sistemi di home computing della storia, per cui diamo molta importanza al feedback e all’interazione con tutti gli appassionati vecchi e nuovi di retrocomputing. Ma lo scenario (rispetto ai primi anni di diffusione delle macchine a 8/16 bit) è totalmente cambiato. In passato, le riviste in edicola erano praticamente l’unico mezzo dinamico su cui viaggiavano le novità e le redazioni erano per forza di cose il punto di riferimento di tutti coloro che si avvicinavano per la prima volta al mondo dei computer e delle console da gioco. Spesso le rubriche della posta venivano bersagliate da domande di ogni genere e in alcuni casi, più che servire come centro d’informazione generalizzata, diventavano terreno di scontro fra “tifosi” delle varie piattaforme.
Al giorno d’oggi disponiamo di decine di possibili strumenti d’interazione (dalla semplice e-mail fino ai più evoluti tool di instant messaging) ma il feedback che riceviamo dai lettori riguardo a discussioni e approfondimenti suscitati da articoli e recensioni che appaiono nella rivista, è abbastanza esiguo. Noi di RMW gestiamo una pagina Facebook, un sito web, account Twitter, Instagram, Telegram, YouTube, ecc. e riteniamo un obbligo per noi aprire e gestire il flusso delle informazioni in tutti questi canali verso chiunque voglia interagire, ma, a parte qualche caso isolato, i commenti dei lettori si concentrano spesso attorno a qualche post pubblicato sulla pagina FB. Troppo poco, soprattutto se pensiamo che il retrocomputing negli ultimi 4-5 anni ha contagiato, perdonate l’uso del termine, centinaia di migliaia di appassionati anche appartenenti alle giovani generazioni.
E allora, cos’è cambiato per i lettori quando leggono una rivista come RMW, seppure pubblicata soltanto in digitale? Non ci saremmo mica impoveriti noi stessi nella nostra capacità d’interazione? Siamo forse diventati più pigri e più inclini a “subire” la gran messe d’informazioni che la Rete ci propina in continuazione in forma di pillole? Preferiamo oggi un tipo di informazione meno strutturata e rigorosa e più basata sul passaparola e sull’esperienza dei singoli veicolata sui social media e sui forum digitali? Non sarà che 40 anni fa la mancanza di strumenti e di documentazione acuiva il nostro desiderio d’informazione e di scambio comunicativo con i vari interlocutori? Non sarà che soltanto la “fame” spinge all’inventiva e aiuta la creatività e la discussione?

Sommario:

  • GameBoy e GameBoy Color – le (s)protezioni
  • ZX99 e altri add-on non ufficiali…
  • Analogue Pocket…
  • Fairchild Channel F
  • Il linguaggio FOCAL sul PDP-8 – parte 1
  • Frattali in BASIC in salsa 8-bit – Parte 3
  • C128 in modalità 80 colonne – parte 2
  • Come creare un gioco in BASIC per C64 – pt. 1
  • Musica Maestro SID!
  • Intervista a Bas Scheijde…
  • Intervista ad Alessandro Rogati…
  • Ricordando Jerry Lawson…
  • Warren Davis e l’invenzione di Q*bert
  • A volte ritornano…
  • R-TYPE – Shoot’em up anno zero
  • The Age of Heroes (C64)
  • The Shadows of Sergoth (Amiga)
  • Puzzle Bobble (C64)
  • Wizard ofethe Board (N64)
  • Silver Valley (SMS)
  • Knightmare (Amiga)
  • Retaliate C.E. (C64)
  • Mega Turrican Director’s Cut (MegaDrive)
  • Eyra, the Crow Maiden (MegaDrive)
  • Knight Guy in Low Res World (Atari 7800)
  • Robot in Action (C64)
  • Shonen Jump’s One Piece (GameBoy)
  • Gremlins 2 the New Batch (GameBoy)
  • Crisis Force (NES)
  • Classic Kong (SNES)
  • Prohibition (C64)
  • Retro Multiplayer
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