The Firemen

Anno 2010, una nota azienda chimica sta organizzando la sua festa di Natale annuale nei locali.
Scoppia un terribile incendio in cucina e, in poco tempo, tutto l’edificio è in fiamme alimentato dai numerosi prodotti chimici al suo interno.
È il momento di entrare in gioco! La squadra dei vigili del fuoco Pete (noi), Danny, Max, Walter e Winona rinomati per il loro coraggio e le loro abilità si gettano nell’avventura per salvare gli sfortunati dipendenti e i loro familiari.
Certo che peggior giorno di Natale proprio non si poteva avere vero?
Fireman è un titolo che zio Nith mi ha dato da provare e devo dire che mi sono divertita tantissimo.

La cosa più piacevole di The Firemen è proprio la rapidità con cui l’azione – o meglio, le fiamme – ci viene addosso mentre si va da una stanza all’altra, spegnendole tutte. In sostanza, il gioco si svolge come una corsa e la pistola incontra l’ibrido dell’inferno di proiettili, con la manichetta antincendio come unica difesa che abbiamo per non essere bruciati fino a diventare croccanti.

Possiamo usare il tubo in un paio di modi diversi: puntandolo in avanti per sparare un getto nella direzione in cui siamo rivolti per spegnere le fiamme a distanza o puntandolo verso il suolo per affrontare gli incendi in rapido movimento lungo il pavimento. Ci sono molti modi originali in cui l’inferno può minacciare anche noi.
Ci sono fiamme che si diffondono rapidamente, fiamme che esplodono dai tubi e persino le palle di fuoco proiettili che metteranno a dura prova i nostri riflessi. Come se non bastasse, ci sono anche fragorose esplosioni da affrontare, il pavimento stesso che crolla e robot di servizio fuori controllo… e questi sono solo alcuni dei primi livelli!
The Firemen presenta solo sei livelli in totale. Le cose sono ragionevolmente gestibili in termini di difficoltà, ma i livelli successivi richiedono molta precisione e agilità, con gli incendi che si diffondono a un ritmo sempre più veloce e i danni che ne derivano diventano sempre più letali. Per fortuna, i controlli sono abbastanza reattivi da garantire che dipenda davvero dalle nostre abilità. Il ritmo di gioco in The Firemen è spesso furioso, ma coinvolgente, il che è fondamentale per rendere questo gioco un’esperienza divertente.

Completare i sei livelli del gioco non è un’impresa da poco, la rigiocabilità del titolo una volta terminato è piuttosto limitata. Alla fine di ogni livello, ci verrà assegnato un punteggio che descrive in dettaglio la quantità di fuoco che abbiamo spento per il determinato piano in cui ti trovi. Quindi per i completisti c’è una sfida da affrontare. Ma tornare di nuovo nel gioco rivela gli stessi focolai di incendio e gli stessi schemi di livello. Questo è un pensiero del tutto pio (e nerd) da parte mia, ma una generazione procedurale casuale del fuoco avrebbe potuto essere un modo eccellente per aggiungere un po’ di rigiocabilità. Diavolo, anche un vero editor di livelli con livelli salvati su SRAM sarebbe stato fantastico, ma sono sicura che è andato ben oltre le intenzioni di Human con il gioco.

Tuttavia, The Firemen racchiude abbastanza elementi perché valga la pena giocarlo. La narrativa in stile film d’azione americano, oltre alla colonna sonora veloce che l’accompagna, mantiene le cose avvincenti e la grafica spensierata in stile anime gli impedisce di prendere le cose troppo sul serio.

Ora basta, torno a spegnere incendi e manichette… l’esame di chimica può attendere.

Giocabilità: 80%

Meccaniche interessanti e bei livelli da esplorare.

Longevità: 70%

Sei livelli impegnativi ma alla fine non lo rigiocherete tanto spesso.